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EIUS

LEI è una donna ridente e scoppiettante, carica di energia e voglia di
mostrarsi al mondo.
Ama esibirsi, cantare e ballare.
Adora i vestiti appariscenti, i tacchi alti e i capelli colorati.
Così tanta gente viene per vederla sul palco, sorridente e sicura di se che lei
non si sente mai sola.
LUI, il ricordo di una passata famiglia e una vecchia carriera in divisa.
Trova rifugio nella sua casa, dove ogni angolo parla di se e della sua storia.
Nonostante i dolori passati non vuole perdere la gioia di vivere.
Ricerca costantemente il sentirsi bene con se stesso allontanandosi dagli
errori e dai pregiudizi.
LEI è Monique e LUI è Pasquale.
EIUS: di lui, di lei sono queste storie apparentemente tanto dissimili di un
unica persona.
Una persona cova sentimenti, paure, sogni, dubbi, coraggio in un alternanza
di luci e ombre che solo un artista, forse, è in grado di raccontare.

testo a cura di Elisabetta Sisti

Monique è nata -artisticamente-, in una calda notte autunnale del 2008 ma più che lei, è nata la coppia Monique-Pasquale.

E'interessante infatti, che se lui pensa lei gli risponde o peggio ancora, a volte lei appare in sogno a lui e lo ricatta affettivamente. Personalità confusa, dunque? Sindrome di Zelig? Dissociazione psichica? Niente di tutto ciò, ma solo un aperto, sincero, costruttivo dialogo tra la persona ed il personaggio. Ovviamente tutto questo era "in nuce" da tempo immemore e sono state poi le esperienze della vita a forgiare il carattere di Pasquale, la cui esistenza, in fondo, è abbastanza comune: la scuola, il servizio militare, il primo lavoro importante, il matrimonio, due figli (più belli di Monique n.d.r.), poi il divorzio, la perdita del lavoro e la necessità di ricostruirsi/reinventarsi. Una necessità che può esser fronteggiata meglio se oltre a vedere la vita in bianco & nero, si è in grado almeno di vederla in scala dei grigi. Se poi si ha l'abilità e la fortuna di saperla vedere o anche solo immaginare a 65 milioni di colori, allora non si può fallire. Il risultato alla lunga potrebbe anche mancare, ma il percorso vitale sarebbe comunque molto soddisfacente, istruttivo, emozionante. Nella fattispecie di EIUS, Monique de Torbel ed Emanuele Giacomini si sono mutuamente scambiati delle mazzette-colore; lei con la colorata follia delle sue mises più improbabili, lui con la padronanza del mezzo fotografico, ma soprattutto con una inusuale sensibilità nel lasciare che persona e personaggio si raccontino da se' pur restando in un filo conduttore, nello spirito del reportage. Ne è scaturito il risultato che avete sotto gli occhi e che ben documenta "un'ordinaria giornata nella vita di una Drag Queen", per quanto di ordinario possa esservi. La vita di una Drag Queen ad ogni modo, non è tutta lustrini & paillettes come si potrebbe essere portati a credere; esistono i sentimenti (a proposito: Monique è un caso particolare, essendo una Drag Queen eterosessuale e dunque un po' una mosca bianca), ci sono i figli per i quali non si finisce mai di esserci, foss'anche sui tacchi, se necessario. E una Drag Queen -udite, udite-, mangia, beve, dorme, paga le bollette come qualunque altro mortale e dunque ha bisogno di lavorare per soddisfare le esigenze minime. EIUS non ha la pretesa di avere un inizio ed una fine ma al contrario, vuol essere rappresentativo proprio di quella continua evoluzione che caratterizza tanto gli esseri umani quanto i personanggi che interpretano (pensateci bene: siamo tutti "travestiti". Monique da bambolina, qualcun altro da medico, ingegnere, direttore di banca, ma pur sempre indossando una maschera, ognuno nella sua quotidianità). Nel caso particolare, ne' Monique ne' Pasquale hanno intenzione di deporre le armi, nonostante l'ormai non più tenera età e considerando il lavoro di Monique, aspettatevi di tutto, ma soprattutto, se volete provare i suoi stessi brividi di eccitazione, provate ad "immaginare" quale potrebbe essere la sua prossima interpretazione in un mestiere in cui ci si sveglia ora amica, ora sorella, ora moglie, ora amante... A voi la scelta, buon divertimento e buona vita!

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