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“Questo posto è spaventoso, ormai non vedo nessuno da anni eppure questa nebbia che inghiotte tutte le forme mi mette angoscia, come se non fossi solo...

Ad un tratto la mia sensazione si palesa corretta: vedo un’ombra, una donna, forse un fantasma.

È terrificante ma soave, come padrona di questo desolato scenario.

Ora mentre i nostri sguardi si fanno sempre meno lontani mi sembra spaventata, anche lei! Ho deciso: la porto via con me.

Ad un tratto: “Fermo!” un suo urlo acuto fende quest’ovattato silenzio e rimaniamo vicini, immobili ed io non so più che pensare.”

testo a cura di Elisabetta Sisti

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